domenica, febbraio 27, 2005




Title:Incazzaments allowed

Tutti voi puzzate.


Questa è ufficialmente una provocazione. QUINDI pretendo che qualcuno si incazzi così io avrò un sacco di commenti come per l'ultimo mio post. Buahahahahha (risata malefica)

Lau! ha scritto cio'| alle 8:20 PM |

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mercoledì, febbraio 23, 2005




Title:L'arte si scansa da parte a parte

Giornata faticosa, oggi: esamuccio di inglese e lezione fino alle otto.
Il professore di teoria e tecnica del linguaggio audiovisivo e' la copia spiccicata di Morgan dei Bluvertigo. Solamente con 10 anni di piu'.
Oggi l'ho guardato meglio, e posso fare una descrizione un po' piu' modestamente dettagliata di quella che mi ero mentalmente fatta l'altra volta: capelli neri sul crescente andante con ciuffo intellettualoide, dita anellate, pizzetto+baffetti, occhiali da intellettualoide, giaccone nero lungo, alto e magro, tatuaggio sul collo, gilet nero in pelle perennemente indosso, voce calda e suadente, vestiti rigorosamente scuri.
La cosa strana e' che riesco a trovargli qualcosa di figo, anche se non capisco che cosa visto che non e' il mio genere e non mi piace per niente.
Sara' che l'uomo maturo ha sempre il suo fascino...:P
Cmq, Cate, ora che sei single se vuoi con una scusa lo conosco e poi te lo presento che secondo me potrebbe essere il tuo genere... Pero' cazzo! Dimenticavo che c'e' anche Laura in fila per trovare un ragazzo figo! Osti, vabe', arrangiatevi.

Cmq ho deciso che in onore dell'arte che nasce per sbaglio, pubblico questa opera futurista nata dalla collaborazione mia e del mio assistente/modello Otto Von Beruf.
In anteprima mondiale solo per voi, naturalmente.


L'arte si scansa da parte a parte

Lau! ha scritto cio'| alle 11:35 PM |

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Title:Chi ci capisce qualcosa e' davvero bravo.

Pausa studio. Come se esistesse veramente un impegno concreto da cui fare effettivamente una pausa.
Il fatto e' che io avrei voglia di fare qualcosa, qualcosa di concreto, che mi faccia presente che posso essere socialmente utile, che mi soddisfi e mi riempia la giornata, ma di certo questi esami, un mese di qua un mese di la, non soddisfano questo mio bisogno.
E' dal secondo quadrimestre della quinta superiore che mi sento troppo vecchia per andare a scuola. Ho bisogno di attivarmi.
E poi.
...Cosa succedera' adesso??
Cmq. Ritornando al discorso di prima: forse sono veramente pigra. Ma nella testa, pero'. Che e' ancora peggio.

Lau! ha scritto cio'| alle 3:55 AM |

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venerdì, febbraio 18, 2005




Title:Teoria del giorno.

Sono sufficientemente convinta che uno dei modi migliori per verificare l'intelligenza di una donna sia guardare l'uomo che si e' scelta. La cosa buffa e' che invece non direi la stessa cosa per quanta riguarda un uomo.
Un'altra prova a favore del fatto che uomini e donne non sono uguali, ma solo ed unicamente complementari.

Lau! ha scritto cio'| alle 10:02 AM |

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Title:Cheppalle.

Giovedi'. Stasera avrebbe dovuto esserci un'uscita a quattro e invece nulla perche' ultimamente e' inverno e la gente si ammala. Uff.
Sono tornata da Torino e mi sento particolamente stanca... Forse dovrei studiare visto che il mio cercello ha appena realizzato che ho circa due mesi di tempo per preparare due esami. Cheppalle. Cheppallecheppalecheppalle. Se funziona che si muore e poi si rinasce, giuro che nella prossima vita l'universita' non la faccio neanche morta. Di corsa a lavorare e vaffanculo.

Lau! ha scritto cio'| alle 4:14 AM |

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lunedì, febbraio 14, 2005




Title:Valentine's Day

"In questo periodo la mia vita e' piena, ho tante cose intorno a me che mi piacciono, che mi affascinano. Sto molto bene da solo, e la mia vita senza te e' meravigliosa. Lo so che detto cosi' suona male, ma non fraintendermi, intendo dire che ti chiedo di stare con me non perche' senza di te io sia infelice: sarei egoista, bisognoso e interessato alla mia sola felicita', e cosi' tu saresti la mia salvezza. Io ti chiedo di stare con me perche' la mia vita in questo momento e' veramente meravigliosa, ma con te lo sarebbe ancora di piu'. Se senza di te vivessi una vita squallida, vuota, misera non avrebbe alcun valore rinunciarci per te. Che valore avresti tu se fossi l'alternativa al nulla, al vuoto, alla tristezza? Piu' una persona sta bene da sola, e piu' acquista valore la persona con cui decide di stare. Spero tu possa capire quello che cerco di dirti. Io sto bene da solo ma da quando ti ho incontrata e' come se in ogni parola che dico nella mia vita ci fosse una lettera del tuo nome, perche' alla fine di ogni discorso compari sempre tu. Ho imparato ad amarmi. E visto che stando insieme a te ti donero' me stesso, cerchero' di rendere il mio regalo piu' bello possibile ogni giorno. Mi costringerai ad essere attento. Degno dell'amore che provo per te."


Oggi e' San Valentino, quindi questo post lo dedico a te, amore. Il brano qui sopra, a mio parere bellissimo, e' di uno di quei quasi-scrittori che piacciono a me, ma non ti dico chi e' se no so che mi rideresti in faccia (no caro, non e' Ligabue...:P).
Volevo dedicartelo. Perche' anche se la mia vita adesso non e' cosi' esattamente meravigliosa, non importa, perche' se lo fosse, io ti amerei esattamente quanto ti amo ora. Perche' io ti amo per quello che sei, non per cio' che mi dai.

Lo so che a te le cose smielose non piacciono, quindi spero di non esserlo stata eccessivamente... Pero', ripensandoci, oggi e' San Valentino... Ho il DIRITTO di essere smielosa!....:)

Anche se alla fine San Valentino e' una festa piu' che stupida, non sai quanto sono felice di poterla trascorrere insieme a te quest'anno... TI AMO TANTO:*

Lau! ha scritto cio'| alle 10:35 PM |

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Title:Notturna.

E' notte. Sono le 3 e 25 am. Dovrei andare a dormire. Ho un sonno boia, ma mi faccio del male e sto sveglia controvoglia.
Ho aggiunto la fanlist. Perche' e' sempre bello aggiungere cose alla colonna qua da parte, anche le cose piu' inutili. Solo che non mi visualizza. Sto cazzo di sito NON MI VISUALIZZA UNA SEGA. Osti. Domani e' san valentino. Anzi no. Lo e' gia' oggi. Auguri amore. Credo che questa giornata mi piacera' particolarmente perche' per 24 ore avro' il diritto di essere mielosa e romantica, cosa che e' meglio che non faccia normalmente visto che ho una dolce meta' particolarmente allergica a queste cose. Giuro che oggi mi sfogo e poi non lo faccio piu'. Parola di boy-scout.

Lau! ha scritto cio'| alle 12:25 PM |

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Title:i Persiana Jones Sono Dei Saggi

Un giorno forse non so chi
potrebbe dirmi che non c'e' un futuro piu' sicuro di quello che c'e' qui
E che non serve andare via
cercare cosa non si sa
viaggiare per trovare cosa gia' si ha
cercando un'altra vita un'altra liberta'
pensare che il problema sia restare qua...
Vivi la vita un po' cosi'
senza guardare quel che c'e'
o quello che sei stato, sei o sarai mai
se non ti basta la realta'
non puoi scappare sempre ma risolvi i tuoi problemi e tutto cambiera'
cercando un'altra vita un'altra liberta'
pensare che il problema sia restare qua...

Lau! ha scritto cio'| alle 5:43 AM |

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sabato, febbraio 12, 2005




Title:Rimasugli serali di oggi pomeriggio...

Oggi ho un bisogno impellente di scrivere. Innanzitutto pero' dovrei studiare. Ci sto provando, mi mancano solo 30 misere pagine alla fine del libro, ma una forza interiore vanifica ogni mio tentativo... Credo che quest'oscura forza si chiami 'NON VOGLIA'. Pero' oggi son contenta. Del resto nella mia vita ora sembrerebbe tutto apparentemente liscio: io, tu, noi, voi, loro. Tra l'altro il mio counter (che per oscuri motivi di copia-incolla e' ormai gemellato con questo) ha superato i 1000 elefanti senza che neppure me ne rendessi conto... Cavolo, sono un po' troppo distratta in questo periodo.
Ora vado a dedicarmi al capitolo 8.7: retorica e teoria dell'ornatus in pubblicita'. Ma dimmi un po' te cosa mi tocca studiare...

Lau! ha scritto cio'| alle 12:29 PM |

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venerdì, febbraio 11, 2005




Title:Zuruckkommen.

Finalmente oggi il mio sistema immunitario ha deciso di combattere, di prendere in mano le redini della mia salute e di sconfiggere questa mia fantastica faringite. Dopo due interi giorni di rincoglionimento adesso sto decisamente molto meglio, e tutto per merito degli antibiotici. Dio, che invenzione divina, gli antibiotici. Avrebbero dovuto dargli il premio Nobel a chi li ha inventati. Per non parlare delle sedie nel treno, delle confezioni apri e chiudi, del telecomando o del condizionatore e per adesso non me ne vengono piu'. Tutte cose al cui inventore il premio Nobel spetta di diritto. Poco ma sicuro.

Lau! ha scritto cio'| alle 6:03 AM |

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mercoledì, febbraio 09, 2005




Title:Bolto bolto balata...

Sodo balatissiba. Stamattina mi sono svegliata con 38 di febbre e un raffreddore da cavallo inimmaginabile. Dio quanto odio il mio schifosissimo sistema immunitario. Ecco. Adesso ho un caldo terribile. Passo continuamente dal caldo al freddo. Ma che bello. Cosi' non posso piu' uscire, e rincoglionita come sono non posso piu' fare nulla di nulla. Se entro domani non mi e' passato giuro che mi incazzo. Non lo sopporto quando succede. Credo che adesso mi mettero' sul divano a guardare un film mangiando schifezze, giusto per consolarmi... Questa e' sicuramente la parte della malattia che mi piace di piu'.

Lau! ha scritto cio'| alle 12:25 AM |

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lunedì, febbraio 07, 2005




Title:Mi sa che Marco aveva ragione.

Ho la faccia spalmata di crema da notte e sono contenta. Era un sacco di tempo che non passavo una serata cosi'. Perche' ormai sembrava tutto cambiato, tutto irrimediabilmente cambiato. E il punto di domanda era se la cosa potesse essere la soluzione migliore alle vite di tutti oppure no. Pero' stasera e' stato come non era da un tempo, e la cosa mi ha piacevolmente sorpreso. Forse non lo dovrei essere, sorpresa intendo, ma la maggior parte delle volte io tendo a vedere tutto o bianco o nero, tendo a pensare al presente come se fosse per sempre, e unendo queste due cose assieme va sempre a finire che scambio un dolorino alla testa per un ictus da malato terminale. Pero' sono contenta. Pensavo che avrei dovuto girare la pagina e lasciare che le cose andassero dove sembrava che dovessero andare. In un fosso, nel bidone della pattumiera, tra i piatti sporchi del lavandino. E invece mi sa che Marco aveva ragione, e quindi stasera sono contenta.

Lau! ha scritto cio'| alle 9:40 AM |

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sabato, febbraio 05, 2005




Title:Non c'e' da preoccuparsi.

Sono tranquilla. Sono assolutamente e perfettamente tranquilla. Non ho nessun problema. Nessun pensiero che mi turba. Tranquilla e serena. Libera e felice. Meglio di una farfalla. Del resto sono riuscita a vivere diciannove anni senza morire nemmeno una volta. Come non sentirsi piu' fortunati di cosi?

Lau! ha scritto cio'| alle 8:59 AM |

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mercoledì, febbraio 02, 2005




Title:Ore 17:08, Treno per Torino.

Credo che anche questo post sara' un po' lungo, ma del resto il blog e' mio e me lo gestisco come cavolo mi pare.
Oggi sono incazzata. C'e' il sole, non fa freddo, ma mi sento proprio incazzata. Sono sul treno. Odio i treni. Mi sono sempre piaciuti, ma non in questo caso, non i treni per Torino. Sono seduta nel mio angolo, posto vicino al finestrino, che mi da sicurezza. Perche' ne ho bisogno. Quella citta' me la succhia via tutta, la sicurezza. Non so come fa, ma ci riesce benissimo. Ogni volta sento che potrei morire in qualsiasi momento. L'intento di mio padre portandomi la' era quello di forgiarmi, esperirmi, farmi cittadina del mondo, rendermi indipendente, permettermi di vivere senza l'aiuto di nessuno, ragazza di citta', attiva, autonoma, capace. Ma l'effetto che ne sto ricevendo mi sta trasformando nell'esatto opposto. Sto diventanto paurosa, piccola e completamente insicura. Quando sono a Torino ho paura degli spazi troppo grandi, troppo pieni di gente, se non c'e' nessun'altro insieme a me, ho una paura fottuta. Fortunatamente sotto casa di mio padre c'e' un po' tutto, e se devo comprare il pane devo solo uscire dal portone e fare dieci metri. Gli unici posti dove mi sento al sicuro sono in pullman, in Universita' e a casa. Spazi chiusi, delimitati da un confine, dove so che non potrei morire tanto facilmente. Per il resto cerco di evitare. Ma e' impossibile vivere cosi', vivere con l'angoscia. Non e' normale. Ho anche pensato che il mio fosse un caso di agorafobia, che sarebbe il contrario di claustrofobia, ma mi pare esagerato.
Eppure non capisco. Io non sono mai stata cosi'. Fino a qualche anno fa il mio sogno era quello di vivere a Londra, in una bella citta' piena zeppa di gente, di vita, di rumori, di cose da fare, da vedere... adesso mi trasferirei volentieri a Castel Rozzone, o a Lurano, o magari a Romano, un paese di provincia insomma. Molto di provincia. Campagna.
Apprezzo il tentativo di mio padre, e apprezzo anche il fatto che io stessa ci stai provando, ma forse ci sto provando nel modo sbagliato, e quindi va a finire che non serve a un tubo. Tutti mi dicono che e' solo questione di tempo, che devo solo abiturami e poi tutto sara' piu' facile, che e' ancora troppo presto per tirare delle conclusioni... Ma porca vacca, dico io, sono passati 5 mesi, e non e' cambiato nulla. Quand'e' che scatta il timer e allora potro' dire "tempo scaduto, io ci ho provato, vaffanculo a tutti"?
Oppure c'e' chi mi dice che sono esperienze che forgiano, che alla fine ne usciro' piu' forte, che sara' una cosa che mi servira' per affrontare la vita in futuro... Ma di nuovo mi viene da dire: ma porca vacca, forgiatela tu la vita, che io non ho voglia di vivere i miei vent'anni in preda all'angoscia giornaliera, vivila te al posto mio, io voglio stare bene, non voglio farmi prendere dalla depressione ogni volta che devo andare a Torino, ho diciannove anni porca troia, e' naturale che non me ne fotta una sega del futuro; a me frega del presente, di oggi, di quello che faro' domani mattina o il prossimo sabato sera, non dove saro' tra dieci o vent'anni. Insomma, si, mi frega, ma meno. Diciamo ancora non del tutto. Ho tirato avanti fino ad adesso perche' pensavo che ne valesse la pena, perche' l'universita' e' importante, e ancora di piu' e' importante provare a fare quello che si vuole. Ma sto cominciando seriamente a pensare che le cose non stanno cosi', che quello che che dovrei finalmente avere il coraggio di fare e' dire basta, stop, raus, chiudo, ho sbagliato, cambio universita', mi iscivo a Bergamo, mioddio che figata, senti che bello questo nome: B-E-R-G-A-M-O, basta Torino, basta angoscia, basta pullman 56 che non arriva mai. Potrei iscrivermi a una qualsiasi cosa, che ne so, psicologia, scienze della comunicazione, una qualsiasi cazo di facolta' mi andrebbe bene... Tanto, a questo punto. Potrei andare a fare economia con Laura, pensa che bello, sarebbe un po' come tornare in classe insieme! Che poi io sia negata per le robe pratiche come le partite iva, il tasso, i costi, i sottocosti e tutte queste cose qui, sarebbe giusto un dettaglio.

Ps: Lau... Per caso tu hai fatto copia-incolla dalla mia pagina di codice per inserire il counter? No, perche' mi sa che ti conta non le persone effettive che ti guardano la pagina ma quelle che guardano la mia.. (cioe', non so se ci hai fatto caso che il numero sulla mia e' sempre identico al numero sulla tua... buahahahha)

Lau! ha scritto cio'| alle 7:01 PM |

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martedì, febbraio 01, 2005




Title:Non Estetica

Lo so. Sara' un post un pochetto lungo, questo. Solo che stasera ho ritrovato per caso tra le mie scartoffie virtuali una cosa che avevo scritto un paio di anni fa. L'ho riletta e mi ha fatto sorridere, e visto che probabilmente credo sia l'unica cosa di narrativa con senso compiuto che io abbia mai scritto, ho deciso di postarla. Ciauz.

Sento, come una mano unta e pesante, la luce dello schermo della tivu' che si ferma sull'intera coltre di adipe che mi abbraccia fin nei punti piu' impensabili del mio corpo, e anche se cerco di nascondere questa visione cosi' odiosamente morbida di me stessa, so gia' in anticipo che nulla potra' salvarmi da cio' che sono agli occhi del mondo.
Ha solo due settimane di vita questa mia nuova magliettina rosa corredata di farfalla centrale e gia' ho come l'impressione che inizi ad andarmi stretta, perche' adesso, proprio in questo momento, sento che un ennesimo rotolino di ciccia sta nascendo, proprio come un bambino dalla pancia della mamma , e sento che spinge cercando di farsi strada in questo corpo di donna troppo grosso per accettarlo come l'unico che ho, e so che prima o poi uscira' fuori in tutto il suo relativo splendore.
Pero' io non sono sempre stata cosi.
Una volta avrei potuto anche definirmi in forma, ma ero ancora troppo bambina per rendermene conto. E poi. Tutto d'un tratto. L'adolescenza. Quella bastardissima adolescenza che divide il mondo in due, da una parte quelli a cui la vita migliora, e dall'altra quelli che cominciano a scivolare piano verso un'inesorabile declino.
Io, naturalmente, mi sono messa in fila dalla parte sbagliata ed e' li' che cominciai la mia trasformazione da essere umano quale ero, a balenottera azzurra fuor d'acqua.
E la cosa peggiore, e' che non c'ho mai fatto l'abitudine.
Me ne accorsi per la prima volta un pomeriggio d'aprile. Avevo visto in vetrina dei pantaloni cosi' belli che dovevo assolutamente avere. Modello hippie anni settanta, compresi di fiori in fondo e cinturina di pelle finta. Avevo dodici anni e il mio gusto per i vestiti era assolutamente osceno. Ma questo ancora non lo sapevo, e allora mi misi in testa che dovevo assolutamente avere quei maledetti pantaloni. Entrai con mia madre e la mia taglia non c'era. Me li provai lo stesso perche' non volevo arrendermi all'evidenza dei miei primi chili di troppo che risultavano molto appariscenti e problematici in una societa' in cui il monopolio della moda camminava su fianchi di modelle anoressiche. La mia prima sconfitta, e le prime frasi inutilmente consolatorie di mia madre che continuava a ripetere ma-no-dai-non-te-la-prendere-vedrai-che-adesso-ne-trovi-degli-altri-piu'-belli. E infatti fu cosi', ma il punto era che fu allora che il buco nero del disprezzo per me stessa comincio' a scavarmi dentro.
Ebbi la conferma del mio continuo aumentare volumetrico in terza media, quando sentii quella frase che mi gelo' il sangue nelle vene.
Marina e' una cicciona.
Avrei voluto che il mio corpo scomparisse all'istante, e nessuno potesse piu' vederlo. E invece rimase li', con la mia testa dentro che piangeva in silenzio e il mio cuore che aveva cominciato a colare autocommiserazione.
A causa di questo mio ingombrante difetto estetico, un po' tutto nella mia vita ne ha risentito, e in modo particolare il lato sentimentale.
Potrei definire le mie esperienze amorose con tre parole: poche, insoddisfacenti e adattatorie. Nel senso che mi sono sempre dovuta accontentare di quello che mi ha passato il grande e generoso convento di cui ci hanno sempre parlato. I soliti sfigati bruttini che trascorrono la meta' della serata a fissarti la scollatura e l'unica cosa che hanno in comune con te e' che non se li prende mai nessuno.
Qualcuno una volta mi disse che nessuno ci accettera' mai per cio' che siamo veramente.
E' un po' triste da dire, lo so, ma sto cominciando a credergli.
Ora sono nel mio letto. Le coperte non fanno fatica a coprirmi tutta, ma forse solo perche' erano in regalo con il materasso dell'elefante.
Guardo il soffitto e pensando che domanie'unaltrogiorno mi sento un po' come quella Rossella bella e magra di quel vecchio film in bianco e nero.
Mi chiedo se anche lei abbia mai avuto problemi di linea, ma in fondo non credo sia cosi' importante visto che Clark Gable, alla fine, l'ha lasciata lo stesso.

Lau! ha scritto cio'| alle 10:04 AM |

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